Il vitigno Cagnulari (o Cagliunari come viene chiamato ad Alghero), è una varietà a bacca nera autoctona della Sardegna e trova il suo terreno ideale in una ristretta area del nord ovest dell'isola, che corrisponde appunto con il territorio abbracciato dalla DOC “Alghero”.
Ancora oggi viene coltivato con sistema ad alberello sardo o basse controspalliere e, grazie al terreno calcareo-argilloso e ben soleggiato, si arricchisce di zuccheri e polifenoli che regalano al vino un'interessante complessità, sopratutto quando invecchiato nel legno.
Il Cagnulari presenta diverse affinità con il Bovale, vitigno a cui molti lo assimilano, tanto che si pensa possa essere stato introdotto anch'esso durante la dominazione spagnola.
La sua vinificazione in purezza è abbastanza recente, frutto dell'impegno di alcuni produttori che hanno creduto nel vitigno e ne hanno evitato l'estinzione: in passato veniva infatti utilizzato spesso per tagliare altri vini rossi o venduto sfuso per un consumo locale.
Il vino ottenuto da Cagnulari si presenta con un colore rosso rubino, profumi intensi di frutti di bosco, con note speziate e accenti balsamici. Al gusto il vino del Cagnulari è secco, leggermente tannico, comunque armonico.
Foglia: grande, trilobata, a volte pentalobata
Grappolo: medio, cilindrico-conico, a volte alato, semi-serrato
Acino: medio, sferoidale
Buccia: spessa, consistente, pruinosa, di colore nero-violaceo